Ponte Milvio è uno dei luoghi più evocativi e caratteristici di Roma, simbolo e punto di ritrovo per migliaia di persone. Come molti luoghi della Capitale, la sua storia affonda le radici nell’antica Urbe, dove più di 2000 anni fa si trovavano già tracce di questo maestoso ponte che univa le due rive del Tevere tra le sponde che adesso rappresentano gli attuali quartieri Flaminio e Parioli. Con il passare degli anni molti episodi storici videro Ponte Milvio come teatro principale: ad esempio nel 1849 il generale Giuseppe Garibaldi fece saltare questo ponte per frenare l’avanzata delle truppe francesi. Nell’anno seguente, il 1850, papa Pio IX iniziò l’opera di ricostruzione.
Sino all’inizio del XXº secolo la zona prospiciente il ponte aveva un’urbanizzazione ancora poco sviluppata e quindi il suo utilizzo era soprattutto quello destinato agli scambi commerciali via fiume che permettevano di avere una tratta privilegiata per andare verso nord sia in direzione del Mar Adriatico sia verso la parte adiacente alla toscana. Nel dialetto romano viene spesso chiamato ”Ponte mollo” perché date le sue misure era uno dei primissimi ponti a venire completamente sommerso durante le piene del Tevere. Nel periodo antecedente alla costruzione degli attuali muraglioni che preservano le vie di comunicazione dalle possibili piene del fiume.
Venendo ai giorni nostri Ponte Milvio rappresenta un punto di ritrovo per quello che riguarda la movida romana con una serie di ristoranti, pub, locali notturni e discoteche che riscuotono da anni un grande successo tra giovani e meno giovani. Feste di compleanno, eventi commerciali e sfilate di moda: sono solo alcuni degli eventi più frequenti in questo luogo. Anche per quello che riguarda la vita sportiva della città, ponte Milvio è un vero e proprio “must” per il pre partita e post partita inerente gli eventi sportivi come le partite di calcio di Roma e Lazio oppure gli happening di atletica passando per i match della nazionale di rugby.
Nei primi anni del 2000 il luogo è assurto agli onori delle cronache grazie ad un’usanza che per un breve periodo è stata assolutamente tra le più caratteristiche degli ultimi tempi. Dopo il film” Ho voglia di te” dove i protagonisti suggellavano il loro amore apponendo un lucchetto proprio sui lampioni che illuminano il ponte, migliaia di giovani innamorati presero spunto da questa pellicola per compiere lo stesso gesto. L’enorme risonanza mediatica ebbe però un risvolto pericoloso visto che uno dei lampioni crollò sotto l’eccessivo peso dei lucchetti, ponendo fine al romantico ma alquanto pericoloso rituale.