Un’area abbandonata nel quartiere Flaminio di Roma. La cui destinazione iniziale era occupata da dei capannoni e delle officine di proprietà del Ministero della Difesa che per ovvie ragioni cedette al ministero per i beni culturali che con lo scopo di sfoggiare il proprio amore per l’Arte che una città storica come Roma, decise di organizzare un concorso internazionale per il migliore piano architettonico, fatto di un museo per le arti moderne del XXI secolo. Un museo per l’architettura, uno spazio per eventi dal vivo, un auditorium, un’area per le produzioni sperimentali e infine una biblioteca.
Tra 273 candidati, la vincente del premio è una donna, l’architetto Zaha Hadid. La prima donna a vincere il premio Pritzker nel 2004, che rispecchia proprio un’idea urbana ma dai tratti architettonici innovativi e con un’insolita serie di spazi pubblici. Nasce così il 20 marzo del 2003 il MAXXI, il Museo Nazionale delle arti del XXI secolo che grazie ai suoi 21000 metri quadri di superficie e ben 11000 metri quadri di spazi adibiti a gallerie espositive è diventata negli anni una delle location più richieste nella Capitale per ogni genere di eventi nazionali e internazionali.