Il ruolo di un promoter non dev’essere solo quello di applicare la sua immagine ad un prodotto o evento. Ma quella di impersonare fin dove possibile, l’identità di chi rappresenta. Questo aspetto può sembrare banale, ma non è sempre così, perchè tendenzialmente si cerca sempre di risparmiare, e la dove si crea insoddisfazione nei propri dipendenti. Anche il risultato ne risente. Detto ciò è importante stabilire un prezzo per la prestazione, che rispetti tutte le problematiche di spostamento e/o diaria.
Ad esempio se per un servizio di 6h si mettono a disposizione 40€ circa la metà potenzialmente sarebbero spesi tra benzina e pasto. Certo non sempre, poi non per forza è detto che il promoter abiti lontano dalla sede dell’evento. Inoltre non è detto che non debba portarsi il pranzo da casa. Ma se quella cifra fosse stata 80€ (ed è comunque molto poco) invece che 40€, forse non saremmo qui a fare questi ragionamenti.
Pensiamo che in media un addetto alle pulizie percepisce 9€/ora, nello stereotipo comune si tratta comunque di un lavoro di basso livello, allora quanto dovrebbe valere il lavoro di chi sta rappresentando la nostra azienda? Il promoter dev’essere necessariamente motivato a fare il suo lavoro nel migliore dei modi, perchè il suo impiego è destinato a creare empatia, contatti, talvolta vendite e quindi è molto importante per l’economia dell’azienda che ha scelto di pubblicizzarsi.
Il promoter per eventi è una figura che gode di una buona dialettica, che sa stare in mezzo alla gente, che se necessario sa parlare almeno una lingua oltre l’italiano. Stiamo parlando quindi di qualcuno che non deve stare seduto a sorridere ai passanti, ma di una risorsa concreta che assiste, dialoga e intercetta potenziali clienti. Diamo quindi il giusto valore a chi vestirà il ruolo di frontman nel rapporto della nostra azienda col pubblico, perchè è solo così che potremmo pretendere sul serio dei risultati, che però vedremmo arrivare di sicuro.